Passione

Aforismi

Alessandro Bruno

Accettare il disprezzo altrui, anche sottinteso, rende spregevoli. La dignità non si negozia, si difende.
Amo la provocazione, è il carato che misura l’intelligenza dei miei interlocutori.
Bisogna sempre essere spudorati. La verità è sempre nuda, sono le bugie che la coprono.
C'è chi sta in compagnia e chi crede di esserlo ma, invece, si trova solo in una, formale e triste, assenza di solitudine.
Che ci piaccia o meno recitiamo tutti un ruolo ed avere una forte personalità significa avere il lusso di poter recitare il ruolo che ci somiglia di più.
Chi sbaglia, spesso, non ti sa chiedere scusa perché, a volte, l’errore fatto con te è solo un altro sintomo di un fallimento molto più globale, quello della loro vita.
Chiedere dolcemente, quasi sussurrando, è una preghiera all’anima, già esaudita.
Creare è incontrare se stessi in una stanza segreta, piena di luce.
Da adolescenti si vivono amori travolgenti che non si ha il coraggio di dichiarare. Col tempo si impara finalmente il coraggio, ma non si ha quasi più nulla da dichiarare.
Dare fiducia con riserva è come non darla, è come cercare di costruire qualcosa su delle sabbie mobili pronte ad inghiottire quanto costruito al minimo sfaldamento sabbioso.
Essere coerenti non significa essere sempre uguali a sé stessi, quello significa essere noiosi.
Ho sempre provato pena per gli invidiosi. Deve essere davvero triste vivere con la, costante, consapevolezza di essere inferiori a qualcun altro.
I sensi di colpa, quasi sempre, te li costruisce chi ti ha, prima, costruito la gabbia da cui sei fuggito.
I vigliacchi su cui contavi che ti lasciano da solo a combattere ti lasciano ferite amare, ma rendono la tua battaglia ancora più eroica.
Il bacio ed il profumo sono le due firme indelebili che ogni donna lascia, come gemme incastonate nella memoria.
Il coraggio è avere l’umiltà di correggersi in silenzio.
Il dolore non ha mai voluto imparare a parlare, per evitare l’insulto della superficialità e dell’incomprensione.
Il falso cinismo è più patetico di una debolezza fuori luogo.
Il fascino è tutto nella semplicità della consapevolezza.
Il lamento del cuore non è altro che il riverbero del rumore di un sogno infranto.
Il mio cinismo è algebrico: è il totale dato dalla somma di ogni cicatrice.
Il piacere si condivide più del dolore, perché il primo sa anche dare, il secondo solo prendere.
Intelligenza e humor non mi lasciano mai indifferente, sono i vestiti eleganti della bellezza.
Intelligenza e personalità forte, tutti dicono di apprezzarle ma nessuno le perdona.
L'eleganza è il dizionario con cui si traduce l’animo umano.
L'intelligenza ha un’estetica sua, che trascende i canoni imposti dagli occhi.
L'orgoglio è un'arma che, quasi sempre, esplode nelle mani di chi ne abusa.
L'unico vero dramma di ogni amore, interrotto, finito o mai iniziato, è la consapevolezza di non aver detto tutto.
La differenza fra la gioventù e la maturità è nell’imparare a circoscrivere i propri interessi all’essenziale.
La forza non è sempre nella ragione ma, anche e soprattutto, nel saper chiedere scusa quando si ha torto.
La forza, a volte, si misura con la capacità di sopportare le conseguenze delle proprie debolezze.
La gelosia è in ognuno di noi, chi ha sviluppato la propria sensibilità in altre direzioni può non capire la pervasività di questo sentimento, può anche non condividerlo ma non può escludere assolutamente che non ne sarà mai affetto.
La più profonda libertà è saper essere totalmente nel presente; svincolati dai fardelli del passato e liberi dalle aspirazioni future.
La proibizione nasce dall'incapacità di autoregolamentarsi: lì dove non c’è un limite definito, nasce l’esigenza di definirlo, nel momento in cui il superamento di un limite ideale, provoca un danno a qualcun altro.
La stupidità è la convinzione di avere, per ogni domanda, sempre una risposta. Purtroppo, però, è sempre una risposta stupida.
La vita è un gioco di specchi: c'è chi può guardarci dentro senza paura e chi deve abbassare lo sguardo.
La vita è un modulare continuo di priorità, fino alla definizione di quelle fondamentali. Una volta individuate, il troppo riflettere deve cessare e non deve restare che una cosa: l'azione.
Le profonde delusioni sono gli abissi in cui affondano i relitti della nostra fiducia.
Libertà è smettere di dare spiegazioni.
Molte parole non potranno mai esprimere il senso di un abbraccio silenzioso.
Molti hanno provato a spiegarmi come soffrire, perché non gli piaceva come lo facevo. Come se loro sapessero non solo il come io soffrissi, ma anche il quanto.
Molti non capiscono che chiedere un piacere è un atto di fiducia incondizionato. Non significa assumere qualcuno alle proprie dipendenze che si deve comportare come faremmo noi, ma accettare, con umiltà, che, per aiutarci, agisca a modo suo.
Molti preferiscono urlare, con forza, le proprie idee piuttosto che metterle in pratica.
Molti si sentono incompresi ed è triste. Ma è ancora più triste che, nel caso di molti di loro, non c’è niente da capire.
Non mi è mai servito chi ha voluto indicarmi la via della ragione, ma chi ha saputo accompagnarmi su quella della follia.
Non potrei conservare in me oasi di poesia se non avessi costruito una barriera di cinismo a proteggerle.
Non si è mai gelosi per odio ma sempre e solo per amore, per un amore forte e importante.
Nulla è più pesante della falsa leggerezza.
Per i successi altrui ho sempre avuto ammirazione, mai invidia. Non è volendo sottrarglieli ma comprendendo quelli degli altri, che ho costruito i miei.
Procrastinare è l'arte di accumulare problemi nel futuro, fino ad esserne sommersi e perdere la lucidità per risolverli.
Quando ho accettato di credere che le mie verità fossero meno vere, o degne, di quelle degli altri ho perso due volte: prima la libertà, poi il sorriso.
Quasi ogni scelta sbagliata, compresa quella di non scegliere, nasce dal peggior stato emotivo umano: la paura.
Quasi sempre l’inizio del nostro brutto carattere coincide col momento in cui decidiamo di smettere di subire quello degli altri.
Raccontano molto meno le mie labbra, di quanto faccia la malinconia nei miei occhi.
Saper viaggiare è un'arte, gli altri restano chiusi nel proprio perimetro, che altro non è che rappresentazione geografica dei propri limiti.
Sbagliando si impara, è l’università della vita. Con una tassa d’iscrizione quasi sempre troppo alta.
Scelgo le mie emozioni, come fiori da mettere in un vaso di cristallo.
Se hanno devastato il tuo lato fragile quando lo hai, timidamente, mostrato, se si sono giustificati con la scusa che "tu eri quello forte", ora, non permettere anche che ti rimproverino il tuo cinismo. E' tutto quello che adesso meritano.
Se la gelosia è mal curata al momento della sua manifestazione, si cronicizza e diventa molto più ingestibile.
Se mettiamo la nostra vita nelle mani di chi ha mani incerte e tremanti, non meravigliamoci che, poi, cada a terra e si rompa.
Se ne avessi la forza, vivrei tutte le mie debolezze.
Se non impariamo a comunicare, come prendersela, poi, con chi non sa ascoltare?
Se non impariamo ad usare i nostri punti forti, gli altri impareranno ad usare i nostri punti deboli.
Si diventa, magicamente, antipatici, quando si mette il dito nella piaga purulenta dei difetti altrui.
Si piange di nascosto non per vergogna, ma per rispetto del nostro dolore che, quando ci parla, non vuole testimoni.
Si può perdonare un errore figlio della debolezza, non della malafede.
Tutti quelli che si risentono, quasi sempre, lo fanno per nascondere una colpa loro nei tuoi confronti. Altrimenti chiarirebbero. Il risentimento e la sua tempistica sono solo una delle tante espressioni della vigliaccheria.
Un desiderio emotivo insoddisfatto è fra le torture più atroci, non hai rimedio, non puoi farci niente, ti svuota, ti fa vagliare mille soluzioni ma nessuna ti appaga, sei solo con la tua insoddisfazione.
Vivo e vedo la gelosia come uno strenuo baluardo della passionalità, come una vigile sentinella dello stato di salute dell’emotività.
È segno di carattere andar dritti per la propria strada, ma la cosa più difficile è costruirsene una. Altrimenti finiremmo col seguire non la nostra strada, ma quella di un altro.
È sempre tempo perso quando non ti resta niente da ricordare.